Innovazione Professionale e di Carriera
Perché applicare l’innovazione alle professioni, alla carriera e al lavoro
Siamo nell’era in cui l’innovazione agisce senza permesso, alcuni la chiamano “disruptive innovation”, la crisi e la globalizzazione creano continuamente nuovi scenari incerti e competitivi e la tecnologia diventa sempre più intelligente. Tutto ciò pone una pressione enorme sulle aziende che si vedono ormai addirittura costrette ad innovare per rimanere competitive.
L’innovazione agisce senza permesso anche sul lavoro, la carriera e le professioni che si perdono, trasformano e diventano liquide, digitalizzate, smart, remotizzate e chissà cos’altro ancora.
Ne sanno qualcosa gli albi professionali o i lavoratori in ambito finanziario che hanno subito duri colpi dalla rivoluzione fintech.
La sfida per le aziende è quella di assicurarsi che le loro persone siano allineate ed ingaggiate.
La sfida per i lavoratori è quella di rimanere rilevanti e di massimizzare la loro strategia professionale per navigare il costante cambiamento.
Ma in questo contesto ha ancora senso applicare lo Sviluppo Professionale tradizionale?
L’Innovazione Professionale
In uno scenario del genere il buon senso suggerisce a tutti di impegnarsi al massimo (e quindi di aumentare il tempo e le risorse dedicate al lavoro) o di migliorare le proprie competenze. Così i più illuminati fanno leva su programmi di formazione, master e corsi di ogni genere, con un enorme pressione di diventare più tecnologici, digital, social, always-on, etc. Sicuramente necessario ma totalmente inutile se anche in questo caso non si parte dal concetto di valore: i problemi risolti, i desideri soddisfatti, le attività concrete in cui si aiutano i propri clienti e/o colleghi.
Competenze sì, ma per fare cosa? E per quanto tempo serviranno?
La vera domanda da farsi non è: “come divento sempre più visibile, bravo e competente?” ma “come creo nuovo valore con continuità e in maniera sostenibile per me e la mia organizzazione?”
Nello mondo VUCA del lavoro occorre smettere di pensare in termini di Sviluppo Professionale tradizionale e abbracciare il paradigma dell’Innovazione Professionale.
Oggi infatti è possibile applicare alla carriera e al lavoro i metodi agili e le logiche dell’innovazione, dei modelli di business, del Personal Branding e le metodologie del Design Thinking. Si parla quindi di Work Modeling: la pratica di definire e innovare il “modello di lavoro” inteso come il modo con cui un lavoratore crea, trasferisce e acquisisce valore. È stata la principale intuizione avuta da Tim Clark che con il libro Business Model You che ha reso tutto ciò fruibile anche per chi non ha competenze di marketing strategico. La stessa intuizione che ci ha spinto a rilasciare gratuitamente il nostro ToolKit dedicata all’Innovazione di Carriera.
Innovazione Professionale = Design Thinking + Self Marketing + Sviluppo professionale tradizionale.
L’innovazione professionale in azienda
L’Innovazione professionale è la chiave per attivare con successo il cambiamento in azienda nell’era VUCA. Capire come creare nuovo valore in un contesto complesso è spesso più problematico in quanto il lavoro è frammentato e i collaboratori faticano a cogliere la visione di insieme e ad allineare autonomamente la loro strategia professionale.
A tal proposito ci fa piacere annunciare che questo è proprio l’argomento del libro di Tim Clark e Bruce Hazen Business Model Team, pubblicato in italiano da Hoepli di cui siamo attivi ed entusiasti contributor con ben due nostri casi anche nell’edizione internazionale: uno in Enel e uno in Cattolica Assicurazioni.
Scopri cosa possiamo fare per la tua azienda applicando il paradigma dell’innovazione alle professioni e al lavoro…
