È ancora possibile oggi pianificare centralmente lo sviluppo di carriera dei talenti in azienda nel contesto VUCA del futuro del lavoro?
E come aiutare le persone ad essere più auto-dirette nel loro sviluppo professionale e nella gestione della loro carriera?
Queste sono le domande sulle quali si stava interrogando il ramo europeo di Daichi Sankyo, gigante farmaceutico giapponese. La risposta non poteva venire dal tradizionale approccio di career planning. Charlotte Boujassy, parte del team HR Europeo dell’azienda, incaricata di gestire il nuovo programma di Talent Development, era alla ricerca di un’alternativa che non includesse dover indirizzare di continuo i dipendenti o vederli muovere con il pilota automatico, troppo presi dalla quotidianità del lavoro e stendere i tipici piani di sviluppo professionale, talvolta incoerenti, inconsistenti e mal rispettati.
Mercedes Hoss ed io abbiamo incontrato Charlotte nel 2018 a Monaco, in occasione di un workshop sul Personal Branding al centro culturale COKREA. Charlotte ha intuito immediatamente le potenzialità del nostro modello per il suo programma. Ecco in sintesi le idee principali che hanno colpito Charlotte l’hanno convinta ad integrare il nostro approccio nel suo programma europeo di Talent Development.
Quindi, come si fa a diventare più auto-diretti nel mondo VUCA di oggi?
Sicuramente andando oltre il tradizionale paradigma che prevede definizione dell’obiettivo + career coaching + sviluppo professionale + pianificazione. Questo modello presuppone infatti una linearità ed un prevedibilità che non caratterizzano più il contesto attuale, ormai in piena Quarta Rivoluzione Industriale. Del resto nella carriera contemporanea il vero obiettivo è quello di avere un obiettivo o, meglio, imparare a progettare quello più adeguato, coerente e appagante.
Questo elemento viene spesso sottovalutato. La carriera oggi è infatti un problema complesso, la C di VUCA. Inutile pianificare a lungo e medio termine: le perturbazioni sono sempre dietro l’angolo e la relazione tra causa ed effetto non è mai chiara a priori e dipende da fattori anche esterni all’azienda. In queste circostanze è naturale chiedersi: cosa accadrà una volta fatta una specifica scelta? Come ri-organizzo la mia strategia? Come ne valuto la sostenibilità? Come mi rendo credibile e rilevante? Riuscirò ad aggiungere valore nel nuovo contesto in cui andrò ad operare?
Esattamente come avviene per le startup innovative, anche le persone devono avere strumenti snelli e agili per sapersi orientare e riorganizzare la propria strategia professionale, senza trascurare le inclinazioni gli elementi più profondi, valoriali e intimi che li guidano.
Il futuro dello sviluppo professionale è l’Innovazione Professionale
Fare Innovazione Professionale non riguarda solo le competenze, significa innovare il modo in cui i lavoratori creano e apportano valore per i loro clienti (interni e/o esterni) e se stessi, diventando anche più auto-diretti e anti-fragili, per citare Nassim (o Nicholas) Taleb, nel reagire al costante cambiamento.
Innovazione professionale = self-marketing + design thinking + sviluppo professionale tradizionale.
Career Agility, Talent Autonomy e Self-Direction sono parole chiave nella nostra attività quotidiana di designer del lavoro. Negli ultimi 10 anni abbiamo aiutato i nostri clienti, dalle grandi multinazionali alle grandi aziende, applicando il Design Thinking e i nuovi paradigmi del marketing e dell’innovazione per risolvere problemi complessi di lavoro e carriera.
In Daiichi Sankyo abbiamo implementato il programma di Innovazione Professionale per i talenti europei facendo leva soprattutto su due metodi principali:
- Il (Personal) Business Modeling
- Il Personal Branding
1. Business Modeling e Personal Business Modeling
Il Business Modeling è straordinariamente utile perché conduce alla comprensione di come il valore viene generato, apportato e acquisito a diversi livelli: di azienda, di team e anche della singola persona.
Infatti team e persone, per contribuire alla generazione complessiva del valore dell’azienda, devono a loro volta generare, apportare e acquisire valore al loro livello, seguendo una logica rappresentabile nei modelli di business di team e personali. Come per le aziende, se questi modelli vengono esplicitati e rappresentati possono essere gestiti strategicamente. Questo concetto è stato introdotto da Tim Clark nei suoi bestseller Business Model You e Business Model Team (a proposito: abbiamo collaborato con lui nella creazione e siamo stati parte del team che ha scritto Business Model Team con due case study basati su lavori che abbiamo svolto per i nostri clienti).
Ragionare per Business Model, applicando lo stesso linguaggio a tutte le dimensioni di un’azienda, facilita il cambiamento a livello di organizzazione e di persone coinvolte, facendo in modo che il valore creato per i clienti sia sempre messo al centro. Con questo approccio è possibile allineare strategia, operation e sviluppo dei talenti, e allo stesso tempo mettere a sistema tutti i team che lavorano nelle varie aree.
Quando i lavoratori imparano a ragionare in termini di modelli di business personali, comprendono meglio il loro valore perché capiscono quello che generano per il loro team/organizzazione e per il loro cliente. Di conseguenza, sono più motivati e auto-diretti e con un maggior senso di scopo.
2. Personal Branding
Il Personal Branding in azienda non dovrebbe essere visto come un mero strumento di auto-promozione. Al contrario, il suo utilizzo dovrebbe essere considerato in ogni contesto aziendale e per vari scopi.
Anzitutto, un’azienda può ottenere grandi vantaggi in termini di posizionamento e aumentare il valore percepito dei suoi leader, lavoratori e collaboratori. Infatti, L’obiettivo principale del Personal Branding è aiutare i lavoratori ad attrarre opportunità in modalità win win per l’azienda e per loro stessi.
Inoltre, come strumento di Innovazione Professionale il Personal Branding è funzionale ad aiutare i lavoratori a gestire in maniera strategica la loro immagine professionale e a comunicare meglio la loro promessa di valore a manager, colleghi e clienti sia interni che esterni, aumentando così la loro fiducia e credibilità in generale. Quando i lavoratori riescono a capire più in fretta e con maggior efficienza come posizionarsi e generare fiducia a valle di cambiamento, la qualità del loro lavoro di tutti aumenta in maniera evidente.
Approfondisci l’argomento scaricando la preview del libro Personal Branding per l’Azienda.
Il modulo di Career Agility per il Daiichi-Sankyo European Talent Program
In Daiichi Sankyo abbiamo previsto inizialmente una serie di workshop collaborativi dal vivo incentrati sul modello di business personale e del team, la consapevolezza del proprio valore e il Personal Branding. Ogni area è stata progettata utilizzando princìpi del design thinking.
In particolare abbiamo chiesto ai partecipanti di stabilire un prototipo di un potenziale ruolo professionale obiettivo:
- Grazie al paradigma dei modelli di business applicato al team attuale e futuro e al relativo Team Business Model Canvas, abbiamo aiutato i partecipanti a comprendere il contesto di riferimento del ruolo attuale e potenziale;
- Grazie al Personal Business Modeling e al relativo Personal Business Model Canvas i talenti hanno potuto fare un primo check di fattibilità e sostenibilità del ruolo potenziale. Il Personal Business Model Canvas in particolare è l’unico strumento che mette in relazione le Risorse Chiave di ciascuno (ad es. abilità, competenze, valori e personalità) col valore generato per i clienti sia interni che esterni;
- Grazie al paradigma del Personal Branding e al nostro strumento visuale proprietario, il Personal Branding Canvas, i talenti hanno la possibilità di controllare in anticipo la loro credibilità e rilevanza in merito al ruolo potenziale e stendere un piano di sviluppo coerente per rendersi appetibili.
COVID, online e visual remote collaboration
Ma é intervenuto un evento che ci ha fatto sperimentare in prima persona cosa significhi vivere in un classico contesto VUCA.
Appena avevamo terminato di progettare e pianificare questo programma nel dettaglio, è arrivato il COVID. A causa delle restrizioni sugli spostamenti e del social distancing, abbiamo dovuto trasportare tutto online.
Per fortuna la tecnologia ci ha dato una mano, spronandoci a innovare il nostro stesso lavoro. Abbiamo suddiviso il programma in una serie di brevi sessioni interattive su Zoom durante le quali utilizzavamo i vari modelli Canvas tramite Google Drive e Mural.
Feedback sul programma online
Siamo felici di condividere gli ottimi feedback sul percorso: individui coinvolti, proattivi, riflessivi e auto-diretti che hanno imparato a distinguere la loro proposta di valore e il loro contributo alla creazione di valore dell’organizzazione, il loro impatto e si sono allineati maggiormente con gli obiettivi dell’azienda e i bisogni dei clienti.
- “Tutto (il contenuto) è collegato (le diverse sessioni e strumenti)”
- “Ho amato l’approccio nell’insieme”
- “Lo spazio per ragionare sul mio sviluppo personale e su come gestire il mio brand”
- “I risultati non sono tutto!”
- “Ho potuto capire meglio vari profili e ruoli nell’azienda”
- “Ho scoperto che sono nell’azienda giusta 🙂 “
- “Opportunità di riflettere sulla mia crescita professionale e la mia carriera”
“Importanza di capire come posso diventare un brand” - “Uso di diverse metodologie DOPO IL WORKSHOP per lavorare/interagire con i team”
- “L’importanza di allocare e dedicare tempo allo sviluppo personale”
- “Identificare opportunità per il mio team e per me, comprendere quello che manca”.
Altre informazioni
Daiichi Sankyo è un’azienda farmaceutica globale con sede in Giappone, presente in più di 20 Paesi nel Mondo. Con un ricco patrimonio di più di 100 anni di expertise scientifica, sono pionieri tra coloro che hanno contribuito a migliorare innumerevoli vite.
Charlotte Boujassy: gestisce i programmi Europei di Talent Development in Daiichi Sankyo | Si focalizza sui metodi più innovativi di People Development tramite il Design Thinking e lo strategic alignment.
Mercedes Hoss: esperta project manager, coach e facilitator, supporta le organizzazioni stimolando team e invidivudi a ragionare su strategie di innovazione, allineamento organizzativo personale/di team, metodi di lavoro e modelli di business.
Mette insieme 20+ anni di project management, consulenza e leadership a livello internazionale nell’area IT/ Finance (Interfaccia tra IT & Biz) e ottimizzazione dei processi di business.
Luigi Centenaro, Managing Partner di BigName, ha partecipato come lecturer su Personal Branding e Innovazione Professionale presso SDA Bocconi, St. Gallen University, IE Madrid, WHU Düsseldorf, ESSEC Paris, Bath SoM and MIP MBA masters, Istituto IED, Il Sole 24 Ore Business School e Università Ca’ Foscari. Luigi è autore e curatore di diverse pubblicazioni sul Personal Branding e ha guidato lo sviluppo del Personal Branding Canvas incluso nel Professional Innovation Toolkit e nel Team Innovation Toolkit.
Mercedes Hoss e Luigi Centenaro sono entrambi co-creatori del Best Seller del Dr. Timothy Clark e Bruze Hazen, Business Models for Teams.