Abbiamo dedicato diversi articoli per spiegare per bene, con una quantità adeguata di teoria e facendo tutte le opportune distinzioni, che cosa sia il Personal Branding. Lo abbiamo definito, ne abbiamo rimarcato con attenzione i confini, lo abbiamo differenziato rispetto ad altri concetti, ne abbiamo fatto un excursus accademico.
Ora entriamo nel vivo dell’argomentazione. Riteniamo il Personal Branding un elemento fondante della strategia professionale di ogni singola persona, che può dare benefici sia all’individuo sia all’organizzazione per cui opera. Abbiamo addirittura dedicato un libro alle figure manageriali e imprenditoriali: perché possano valorizzare i propri dipendenti e collaboratori e portare al contempo vantaggi per l’impresa nel suo complesso.
Non si tratta di qualcosa di tattico: il Personal Branding è funzionale e di supporto a tutte le fasi della vita professionale, è qualcosa che accompagna e identifica la persona in ogni istante. Adesso intendiamo parlare specificamente delle applicazioni del paradigma del Personal Branding nel contesto aziendale: ha senso parlarne già oggi, ancora di più in vista dei grandi cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. Sono già cambiati la tecnologia, lo scenario socio-economico e tanti aspetti del marketing e delle strategie aziendali, quindi necessariamente bisogna cambiare anche le aziende, partendo proprio dalle persone (un concetto che noi definiamo Innovazione Professionale).
In un’epoca di grandi trasformazioni come questa, è ancora più necessario che la propria nomea sia positiva e differenziata, e che emerga tra la massa di informazioni a cui siamo tutti sottoposti. Il Personal Branding è essenziale anche senza cambiamenti, ma a maggior ragione in un ambiente e in un momento storico così irrequieti diventa un elemento strategico di enorme rilevanza. Ecco quindi che nasce l’esigenza di capire perché abbia senso portare il Personal Branding in azienda.
La natura e la portata dei cambiamenti hanno le loro conseguenze sul Personal Branding in termini applicativi. Inoltre serve un filo comune anche con il marketing applicato all’impresa, per fare sinergia e condurre una trasformazione in linea con la strategia aziendale.
Un approccio di questo tipo può aggiungere valore tanto al singolo individuo quanto all’intera organizzazione, a maggiore ragione se ben governato dal punto di vista manageriale e se inserito nella prospettiva più ampia della rivoluzione in cui stiamo vivendo. La strategia professionale del singolo lavoratore, in maniera inedita, diventa un supporto fondamentale per tutti i momenti della sua attività, costituendo a tutti gli effetti uno strumento ulteriore a disposizione del management. Questo raccordo è possibile grazie all’integrazione tra i più moderni paradigmi dell’innovazione e del marketing con le tradizionali metodologie di sviluppo del personale e dell’organizzazione.
A questo punto vi starete chiedendo quali sono questi cambiamenti che abbiamo menzionato più volte. Non senza forzature, si può ridurre la complessità di questa metamorfosi a tre filoni: il tech e il digitale (con l’esplosione dei fenomeni social ed exponential), lo scenario socio-economico (con la globalizzazione e la diffusione della multicul-turalità), i mutamenti del mercato e del concetto stesso di lavoro.
Perché il Personal Branding in azienda?
Dal paradigma del Personal Branding che è emerso dovrebbero essere già chiari i numerosi vantaggi per professionisti, freelance e per tutte le professioni rivolte direttamente al pubblico in un contesto competitivo. Ma in che modo è utile anche a coloro che lavorano in ambito aziendale?
Il Personal Branding in azienda è determinante in tutti quei contesti dove i lavoratori devono rendersi visibili, comunicarsi con efficacia, valorizzarsi, farsi considerare e scegliere da altri interlocutori, organizzare una strategia di vendita, attrarre opportunità, essere selezionati per progetti importanti e fidelizzare nel tempo facendo percepire il proprio valore con continuità.
Ma anche dove è necessario un supporto in processi di autodeterminazione e autosviluppo, affinché siano in grado di identificare e gestire in maniera strategica la loro identità professionale. Aumenta la capacità di organizzare la nostra immagine, rendendoci più efficaci nel vivere il cambiamento senza esserne sovrastati, ma anzi governandolo. Il Personal Branding aiuta a valorizzarsi in un contesto in cui le persone fanno business tra loro, sulla base di meccanismi di fiducia, di posizionamento, di capitale sociale.
Come scriveva già nel 2002 il noto guru del Personal Branding William Arruda:
“Sono finiti i giorni in cui il tuo valore per la tua azienda o i tuoi clienti provengono solo da ciò che offri. Oggi, la gente vuole comprare dei brand, delle promesse di valore uniche”
A livello aziendale, il Personal Branding serve in tutti quei contesti in cui valorizzare l’immagine delle persone è fattore di competitività ed è utile all’impresa. Ferma restando l’importanza delle competenze funzionali a raggiungere i propri scopi professionali, riteniamo altrettanto cruciale saper fare immaginare il proprio valore allo stakeholder.
Per gli stessi motivi il paradigma del Personal Branding costituisce un approccio manageriale e progettuale efficace per tutti i leader e i responsabili di funzione che desiderano facilitare il lavoro delle loro persone.
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