Qualche giorno fa ho avuto l’occasione di presentare il Personal Branding Canvas per IBM Be Visible, una tavola rotonda organizzata da IBM Italia per promuovere il ruolo delle donne in azienda.
Sono stato invitato insieme all’amica Domitilla Ferrari per parlare dell’importanza di usare i Social Network e la rete per valorizzarsi.
This morning great session on Personal Branding & Social Networking #IBMbevisible #women #diversity pic.twitter.com/6hSYzbClxu
— Emilia Rabaioli (@erabaioli) 3 Novembre 2014
#IBMbevisible: per costruire il proprio brand in un mondo #social http://t.co/u8RvD86StM — IBM ClientCtr Milano (@IBMCCMilano) 3 Novembre 2014
Ho trovato particolarmente stimolante parlare di Personal Branding proprio nell’azienda che ha praticamente inventato i Digital Brand Ambassador, con la celebre policy che invita espressamente i dipendenti IBM a essere creatori di contenuti sul web, purché siano coerenti con i valori del Brand e diano un valore aggiunto: “Se aiuta te o i tuoi collaboratori, i nostri clienti o i nostri partner a fare il loro lavoro e risolvere problemi; se serve a migliorare le conoscenze e competenze; se contribuisce, direttamente o indirettamente, al miglioramento di prodotti, processi e politiche di IBM; se si costruisce un senso di comunità; o se aiuta a promuovere i valori di IBM, allora è un valore aggiunto.”
Personal Brand per Brand Ambassador
Se sviluppato strategicamente nella maniera corretta, il Personal Brand dei singoli oggi può essere affiancato a quello delle loro aziende, rendendoli dei preziosi ambasciatori del Brand e creando un sostegno reciproco tra loro e l’azienda.
Oggi un bene davvero prezioso è la fiducia ed è più facile che si instauri tra persone e persone piuttosto che tra persone e aziende: le persone vogliono fare business con chi conoscono e di cui si fidano. Un Manager, o un CEO capace di diventare testimonial e garante della cultura aziendale, saprà attirare i migliori collaboratori, partner, fornitori e clienti.
Purtroppo è ancora vero che le donne ai vertici sono poche e ancora meno quelle con un Personal Brand definito e comunicato, ma i tempi stanno cambiando:
#IBMbevisible Anche @sandy_carter tra i brand ambassador citati da @LuigiCentenaro pic.twitter.com/zcaw7dRxHZ
— Alessandro Zonin (@AlessandroZonin) 3 Novembre 2014
Del resto, la stragrande maggioranza delle persone presenti e attive sui social durante l’evento era proprio composta da donne.
Un successo condiviso
IBM mi ha sorpreso per la grande coerenza e la partecipazione. L’unione dei profili twitter di noi panelist con quelli delle persone influenti online di IBM ha generato risultati eccellenti in termini di numeriche:
— 2 milioni di impression
— 921 menzioni su twitter
— 132 utenti coinvolti
(fonte: IBM)
Io stesso sono finito in Trending Topic con una milionata di impression (fonte twitterreach.com)
La prossima volta dovrò pagare io IBM mi sa!